Orzinuovi, I I novembre 1949
Al secolo Giuseppe Damiani. Giovanissimo e con il nome che contraddistingue l'agenzia pubblicitaria da lui creata, Ken Damy esordisce quale disegnatore di fumetti. Maestro d'arte nel 1968, insegnante di decorazione in Istituto artistico cittadino, nello stesso anno ordina una mostra personale nella «Piccola galleria U.C.A.I.» di via Pace, con opere che lo rivelano attento alle esperienze più avanzate, con visione sfiorante l'art concreti attraverso forme geometriche di particolare lindore cromatico e concettuale, fino al virtuosismo.
Membro del Gruppo sperimentale «Artant», brevissima è la sua stagione pittorica; sempre più si afferma l'operatore che trasporta gli effetti vibratili dei dipinti nell'esito della macchina da presa, tanto da essere oggi esclusivamente conosciuto per l'attività fotografica nella quale esprime ogni sua possibilità creativa. Ancora nel 1969 si evidenze quale autore di due manifesti esposti in permanenza nella sede della Biennale di grafica a Varsavia; pure di quell'anno e dei successivi Settanta, alcune presenze in mostre collettive in Brescia (Gallerie: Sincron, Acne, Nuovi strumenti, A.A.B.), in Milano, in Mantova, Napoli, ecc.
I molteplici interessi di Ken Damy si traducono in altrettanti aspetti della sua attività: è autore del cortometraggio «Ipotesi» (1972), del lungometraggio sul Festival dada '80 a S. Francisco di Califomia, che ebbe fra gli emergenti interpreti anche il nostro Cavellini (v.); editore, di alcune pubblicazioni ha curato anche l'aspetto grafico; condirettore e animatore della «Galleria Diaframma» di piazza Duomo, attiva dal 1974, ha portato a Brescia notevoli fotografi non soltanto italiani e numerose sono le sue fotografie illustranti periodici, opuscoli, libri a tiratura nazionale o cataloghi d'arte come, ad esempio, quelli della mostre postume dello scultore Domenico Lusetti e del pittore Carlo Salodini allestite nelle sale della Associazione artisti bresciani, della quale Ken Damy è consigliere dal 1975.
Per la sola attività pittorica si indica il volume «Arte bresciana oggi» edito da Sardini.