Secolo XVII.

Forse fratello di Giovanni Antonio (v.) è pressoché sconosciuto nel Bresciano.  La sua attività è rintracciabile nel Trentino dove operò unicamente a Giovanni e al Parivinio. Verso il 1670 disegnò una veduta di Riva del Garda incisa poi da Giacomo Bufono e inserita nella pubblicazione «Trento con il Sacro Concilio ed altri notabili», del 1673. Per Faustino Italiani può considerarsi valida la documentazione allegata alla Voce di Italiani Giovanni Antonio.

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