Brescia, 26 dicembre 1939.
Al secolo Gianni Ranzenigo.Dopo l'apprendistato svolto sotto la guida di Adolfo Mutti, la partecipazione a concorsi provinciali, nel 1974 esordisce in personale. Dello stesso anno l'affermazione al Premio Bovegno e a Carpenedolo. Sospinto dai riconoscimenti conseguiti intensifica la presenza a collettive e, nel 1977, si ripropone in personale a Brescia.
Col Maestro, Giussani divide la predilezione per il paesaggio colto dal vero, l'occhio proteso a visioni collinari e montane punteggiate, qua e là, da casolari. Sia della stagione piena di verdi cromie, sia della più velata, il pittore par voler cogliere i vasti e gli intimi silenzi. Così, delle valli Trompia e Camonica ritrae solenni prospettive, od ombrosi brani di vecchie case, riversando in essi il pensoso atteggiamento dell'animo incline alla mesta interpretazione della natura. Non vanno tuttavia sottaciute le nature morte fatte di colmi colori di fiori, ordinati in vaso e ricomposti da tratto evidente e riassuntivo.
BIBLIOGRAFIA
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