Secolo XV.
"Solo si accenna a questo nobilissimo scultore tedesco forse identificabile anche con il modesto pittore dei dipinti in S. Quirico a Muscoline e nel Duomo di Salò, dove resta il mirabile Crocifisso ligneo realizzato nel 1475 e recante i segni del maturo goticismo nordico ove capacità introspettiva si coniuga a solenne monumentalità. Per questa opera Giovanni da Ulma fu elogiato da Andrea Mantegna".
Questo, sinteticamente, quanto gli storici dell'arte hanno detto del Cristo crocifisso, alto nel Duomo salodiano, fino a poco più di un lustro addietro.
Il restauro della superba opera eseguito nel 1979 dal bergamasco Eugenio Gritti, le ricerche archivistiche condotte da Alia Englen hanno tolto a Giovanni da Ulma un merito non suo, per darlo a Giovanni Teutonichus il quale, nel volume delle delibera-zioni consiliari adottate tra il 1440 e il 1455, alla data 6luglio 1449 risulta il prescelto per realizzare il "Crocifisso in legno da porsi nell'ospedale di S. Maria di Salò". Ancora tutta da scoprire la figura e la vicenda umana e artistica di questo insigne artista, del quale solo si sa che operava a Torri del Benaco.
Si accenna a questo nobile scultore perché è forse identificabile con l'autore di deboli dipinti in Muscoline e nel Duomo di Salò «tanto da far dubitare che trattisi dello stesso artista che scolpì il solenne Crocifisso salodiano».
BIBLIOGRAFIA
«Storia di Brescia», Voi. li. G. PANAZZA, Le manifestazioni artistiche sulla,@ponda bresciana.... «Il lago di Garda», Ateneo di Salò, 1969, p. 229.