Milano, 21 febbraio 1925
Ha conseguito la maturità artistica presso il Liceo braidense. Fin dal 1966 espone le proprie opere ed ha tenuto personale a Brescia nel 1968 (A.A.B.), seguita da altre nel 1972 e nel 1978 («S. Gaspare»). Da ricordare anche sue presenze alle mostre in Episcopio. Miniaturista, è assai nota per i suoi nitidi ritratti che, alla accuratezza esecutiva, alla fedeltà al modello, uniscono scioltezza pittorica.
Ma anche come paesaggista e autrice di nature morte (fiori in particolare) ha saputo farsi apprezzare. Nei suoi acquarelli sa armonizzare i verdi dei colli bresciani con le masse di alti alberi svettanti sui lontani profili di monti non immemori di Piero Galanti al quale la pittrice nostra a volte sembra ispirarsi.
Pittura condotta nella scia della tradizione, si avvale di «una tavolozza ricca di pregevoli doti cromatiche, la cui atmosfera è compenetrata da delicato lirismo».
Pittura condotta nella scia della tradizione, si avvale di «una tavolozza ricca di pregevoli doti cromatiche, la cui atmosfera è compenetrata da delicato lirismo».
BIBLIOGRAFIA
JO COLLARCHO, «Galleria S. Gaspare», Brescia, 26 febbraio-9 maggio 1972.
«Galleria S. Gaspare», Omaggio all'Otto-Novecento bresciano, Tip. Zemil, Brescia, dicembre 1978.
AA.VV., «Brescia'80», Brescia, I -I I maggio 1980, Catalogo.