Azzano Mella, 23 maggio 1945
Partito da una espressione che, grosso modo, poteva dirsi riferita alla tradizione, si è fatto conoscere partecipando a manifestazioni artistiche varie, riscuotendo anche ri-
conoscimenti.
Ma alla sua prima personale (1977) già palesava i suoi intendimenti pittorici affrontando motivi vari: spiagge, lembi di campagne, villaggi (anche meridionali) in composizioni geometrizzanti in cui «tutto pare bloccarsi in una sorta di provvisoria atemporalità... ferme e precarie, le sue opere esprimevano in un certo modo un aspetto almeno della verità di oggi».
Ma ben presto la essenzialità della figurazione si tramuta in anelito di spazi infiniti incisi da voli che paiono assurgere a simbolo della fuga da angoscia tutta attuale verso più umano approdo.
BIBLIOGRAFIA
a.m. Ilpaesaggio di Padenghe, «Giornale di Brescia», 2 luglio 1976.
L.SPIAZZI, «Piccola galleria U.C.A.I.», Brescia, 5-17 novembre 1977.
L.SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 12 novembre 1977.
E.C.S. (alvi), Mostre d'arte, «Giornale di Brescia», 15 novembre 1977.