Precasaglio, Il marzo 1897. Vive e opera a Ponte di Legno.
Figlio di Antonio, fratello di Domenico e di Lorenzo (dei quali si dice brevemente alla voce: Ferrari), è padre di Maffeo (v.).
Fin da ragazzo ha modo di osservare in seno alla famiglia la lavorazione del legno. Durante il servizio di leva, prestato a Torino, frequenta la Scuola d'arte dell' Accade-mia Albertina.
Con i fratelli Domenico e Lorenzo dà vita a ditta per la lavorazione del legno ma, seguendo la naturale inclinazione, si dedica prevalentemente alla scultura, fin che intorno al 1930 intraprende l'attività in proprio affermandosi anche nel campo del restauro.
Della sua "bottega" è il ricco altare settecentesco della valtellinese chiesa di Semogo, con eleganti bassorilievi e statue. Per la parrocchiale di Zuccaro piemontese realizza tre paliotti con bassorilievi e cariatidi; tre altari dalle gotiche linee per la chiesa di Talamona; altri due per quella di Laveno del Ponte in provincia di Varese. Numerose le statue di Santi, della Vergine fra le quali la Madonna per Canè (1960). Con le cornici a opere pittoriche nella chiesa parrocchiale di Vissone (1964) si possono ricordare i numerosi restauri, compiuti da Onorato Ferrari, nelle chiese di Precasaglio, Braone, Cedegolo, Ponte di Legno, Chiuro e Sazzo (in provincia di Sondrio) nonché in località del Conton Ticino.