Lumezzane, 20 dicembre 1956.

Giuliana Duranti ha affinato le naturali doti creative frequentando i corsi accademici serali della LABA e seguendo i consigli di noti pittori locali, pervenendo a una notevole padronanza della tecni-ca ad acquarello.
Nei suoi dipinti v’è chi ha veduto “una dolcezza e l’incanto di un sapiente impegno lirico del colore” caratterizzante i limpidi acquarelli ove par riversarsi il palpito interiore dell’autrice. Ben può affermarsi che le composizioni si delineano mediante due spazi resi con ampie campiture: sono i profili ben ravvisabili di amplissimi cieli irraggiati da luci turchine, violette, rosse, azzurrine emergenti dal contenuto profilo terreno, quasi un raffronto ideale tra la limitata materialità del corpo e la proiezione esaltante dello spirito.
Attraverso queste ampie scansioni cromatiche di particolare levità e trasparenza, Giuliana Duranti perviene a un racconto intenso, quanto di meglio le consente la tecnica adottata.
Da qualche tempo la pittrice ha diradato la produzione acquarellata per dare spazio a opere a olio, che però non presentano sostanziali distacchi dalla precedente produzione.
Le partecipazioni a manifestazioni artistiche della Duranti, fino ad ora si sono limitate alle mostre collettive prodotte dagli Amici dell’Arte di Lumezzane. Propostasi alfine al Premio di Sarezzo, ha meritato segnalazione.
 
BIBLIOGRAFIA
G. G., Giuliana Duranti fra cielo e terra, “STILE Arte” n. 71, settembre 2003.

 

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