Brescia, 8 gennaio 1959.
Conseguita la maturità si è diplomato Maestro d’arte in decorazione pittorica presso l’Istituto d’Arte di Castelmassa, laureandosi a pieni voti e lode in Estetica (DAMS) presso la Facoltà di Lettere e Fi-losofia dell’Università di Bologna.
All’inizio degli anni Novanta con alcuni amici artisti ha dato vita allo spazio l’AURA arte contemporanea in seno al quale ha partecipato a varie mostre, proponendo al tempo stesso iniziative culturali vivificanti l’ambiente cittadino.
Accanto all’attività di “promotore culturale” ha svolto progettazioni e realizzazioni di copertine di riviste, dischi, manifesti, oltre che scenografie.
Ancora negli anni Novanta ha intrapreso la partecipazione a manifestazioni artistiche che, oltre Brescia, dove ha esposto nel 1990, 94, 97, 99, 2002, 2003, portano suoi lavori a Toscolano Maderno (1990), Montichiari (1991), Iseo (1993), Chieti (1994), Pegognaga, Bologna (1997), Milano, Verolanuova (1999), Ghedi (2001), Ponte San Marco e Revere (2002), Modena, Rezzato (2003)…
Né mancano puntate oltre i confini italiani, in Islanda e Repubblica Ceca.
Inoltre Donati è rappresentante nella Civica raccolta del Diseno in Palazzo Coen di Salò della quale è membro di Commissione; sua l’ideazione figurale di una delle quattordici santelle ispirate alla “Via Lucis”, percorso artistico religioso per il Giubileo del 2000 sviluppantesi lungo i tornanti della Via Panoramica salodiana.
Dopo che negli anni Novanta ha perseguito esperienze linguistiche concettuali, Donati ha operato un sensibile mutamento, pur rimanendo artista mentale.
Dell’attuale modo di esprimersi sembra aver acutamente inteso Mauro Corradini quando scrive: “il corpo di donna che l’artista bresciano realizza da alcuni anni attraverso il segno non si propone a noi lettori attraverso un qualsiasi carico pulsionale erotico; alla fine del viaggio sul corpo (o nel corpo?) compiuto con metodo e misura da alcuni anni la riflessione torna a essere segno; anzi al lettore viene una definizione che è puramente segnica: quel che ci appare è solo un segno”.
Allo stesso modo sembra di poter considerare il viso su cui l’artista ha lavorato tra il 2000 e il 2002: viso giovane, disteso in cui è facile cogliere l’espressione, intenerirsi per la guancia glabra.
Della considerazione goduta dai lavori di Ugo Donati (acrilici su tela ca. cm 100 x 100 e acrilici su carta cm 10 x 20) attesta la elevata valenza delle rassegne che li hanno accolti, ponendoli accanto a quelli dei più noti artisti nostro, Ciferri, Cottini, Gallizioli, Franca Ghitti, Marpicati, Pescatori, Tonelli… solo per fare alcune citazioni. L’accostamento evidenziante la personale, inconfondibile linfa che anima l’immaginazione di Donati.
BIBLIOGRAFIA
A.M. DI PAOLO, “Ugo Donati. Venti disegni”, Roccafranca, 2001.
P. LORENZI, “Via Lucis. Un percorso artistico religioso per il Giubileo del 2000”, Salò, 2001.
M. MONETA (a cura di), “Oltre lo sguardo. Otto artisti e il mondo”, Borgosatollo, 2002.
M. CORRADINI, “Ugo Donati. Figure”, Brescia, Sala dei SS. Giacomo e Filippo, dicembre 2002 - gennaio 2003. (cfr.) “STILE Arte” n. 64, dicembre 2002.
M. CORRADINI (a cura di), “Giallo Maigret. Sedici artisti per Simenon”, Brescia, Galleria d’Arte moderna e contemporanea di Stile, 4 - 30 aprile 2003.