Terlizzi (BA), 8 dicembre 1938.
Gli studi all’Accademia milanese di Brera, dove si è diplomato, lo hanno portato a vivere in alta Ita-lia, a Remedello prima del definitivo domicilio a Calvisano.
Presente dal 1972 sul palcoscenico delle mostre, sue opere sono state esposte ripetutamente a Monza e Roma (1976, 79, 1989), Bruxelles (1980), Firenze….
Pittura aggressiva, la sua, condotta con l’olio, la tempera e l’acquarello, i colori accesi che, secondo Michele Fano, preside dell’Istituto statale d’arte fiorentino, “ricordano vagamente le sciabolate di colore di Guttuso”. Una esplosione cromatica caratterizzante sia le nature morte, fiori in particolare, sia i paesaggi animati da una rilevante visione poetica, resa consapevole anche dalla riflessione ispirata dalle opere di maestri quali Cassinari, lo stesso Guttuso e Morlotti.
Tuttavia la sua produzione palesa una continuità di modi e di espressione, un’ampiezza di significati in grado di comprovare indiscussa autenticità creativa, una personalità forte, perennemente in-quieta e problematica.
Un dipinto come “Il tempo distrugge l’uomo” può essere riflesso indicativo della vitalità caratteriale dell’uomo animato da un’ansia di ricerca di coerente rinnovamento.