Forlì, 16 agosto 1940.
Bresciana d’elezione, Simonetta Corniani si è diplomata all’Istituto magistrale, ma per affinare le naturali doti creative ha frequentato per circa cinque anni la Scuola di figura e di pittura della Associazione Artisti Bresciani. Nella medesima istituzione ha intrapreso la partecipazione a mostre collettive. Nel 1988 ha esordito in personale presso la Galleria “San Michele” condotta da G.F. Maiorana.
Da allora si sono susseguite con assiduità sia le partecipazioni a rassegne collettive, sia le personali ordinate da lustri in seno alla Associazione Artisti “Martino Dolci” dove suoi dipinti sono presenti in permanenza.
Attiva nel solco della tradizione figurativa, Simonetta Corniani affronta con uguale esito sia la figura che la natura morta e, ancora, vedute cittadine, il paesaggio agreste: il tutto manifesto con timbro creativo di sicura resa espressiva.
Sono colori caldi, dalla evidente vivezza che dà corposità a quanto proposto qual protagonista nella tela, dalle roride verzure ai fiori, raccolti in vasi maiolicati e risaltanti nella penombra di ambienti silenti.
Sono terre arse dal sole componenti ampie prospettive collinari e montane dove il cangiare dei toni di fondo scandisce le varie zone coltivate… V’è chi ha rilevato che l’artista “ama la pittura come il proprio vissuto, compulsa gli stati d’animo suoi e di chi la circonda e si pone davanti all’ambiente secondo una sorta di media delle emozioni. C’è un affetto sentito verso ciò che sceglie”.
Riconoscimenti al suo impegno, sono pervenuti ultimamente sia in occasione del Premio Moretto (1997) nel quale si è aggiudicata il terzo posto, e nello stesso anno s’è classificata seconda (con menzione speciale della Giuria), nella rassegna d’Arte sacra del Concorso Vittorio Alata.
BIBLIOGRAFIA
AA. VV., “L’Arte lombarda in Valcamonica alle soglie del terzo millennio”, Pisogne, Galleria La Tavolozza, 2000.