Secolo XVIII.

Secondo Bruno Passamani si chiamerebbe Pietro. Appartenente a famiglia di costruttori e di architetti (v. “Storia di Brescia”) è figlio di Giacomo e fratello di Antonio.
Nato a Laino in Val d’Intelvi, è morto a Doverio di Corteno, il 12 luglio 1796 (?) causa una infermità, mentre attendeva a dipingere la nuova chiesa della frazione. I registri parrocchiali lo indicano “insigne pittore”, il che indica la stima dalla quale era circondato.
Sue opere lo attestano operoso dal 1740 al 1785 e sono affreschi sparsi in varie località, da Cortenedolo a Ono Degno, da Pezzo a Temù, a Vico e poi, ancora, a Monticelli Brusati, Ono S. Pietro, Vissone, lo stesso Corteno.
Bruno Passamanì afferma che i suoi dipinti sono “retti da vivace senso decorativo e condotti con pennellata veloce e ricca di colore”.
 
BIBLIOGRAFIA
U. VAGLIA, “Vicende storiche della Valle Sabbia dal 1589 al 1915”, Brescia, 1955.
P. F. MURACHELLI, Il supplemento a la pittura in Brescia nel ‘600-700, “Commentari dell’Ateneo”, Brescia, 1960.
“Storia di Brescia”, Vol. III.
“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
 
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