Bedizzole, 24 gennaio 1960

Frequentata per qualche tempo la Scuola dell’Associazione Artisti Bresciani, dagli impegni di lavoro è stato costretto a disertarla. Pertanto ha proseguito la ricerca autonomamente, sia per l’aspetto tecnico, sia per quello stilistico, che lo ha portato a esprimersi con singolare accento personale.
V’è chi ha ravvisato nelle sue opere l’intento di coniugare in una sintesi autonoma la lezione dei maestri del Divisionismo da un lato, del Cubismo dall’altro.
Operando su supporti diversi come il legno, la carta, ricorre poi a colori della tecnica mista, dell’olio, dell’acrilico. Con simili esiti ha partecipato a alcune mostre collettive in Bedizzole e località vicine, a seguito di invito, invece, nel 2004 ha prodotto una mostra personale in Borgo San Giacomo.
Si è conosciuta l’attività di Ivo Compagnoni attraverso la mostra presentata da Agostino Garda ospitata dalla Galleria “Giochi d’Arte” di Milano dal 2 novembre al 2 dicembre 2004.
Nella nota di commento apparsa nel “Giornale di Brescia” l’11 novembre è detto che le 36 opere selezionate rappresentano l’intero percorso creativo di Compagnoni: paesaggi, nature morte, figure attonite, e poi collages, manifesti…
La sua pittura, ora fedele al vero, ora assolutamente libera, ma sempre meditata, è frutto di grande amore alla natura, di attenzione all’uomo e ai suoi sentimenti.
Un artista Ivo Compagnoni che pare appena sbocciato all’attenzione della critica e degli appassionati, che merita di essere seguito e meglio consi-derato.

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