Lovere, 20 febbraio 1968.
Crescita a contatto della natura e la meraviglia delle intense fioriture di anno in anno rinnovantisi, Cinzia Cocchetti ne è rimasta affascinata.
Consigliata dal padre ha intrapreso a dipingere sulla seta, tecnica che nella delicatezza del supporto meglio riflette ed esalta l’armonia di fantasie floreali prodotte con accurata veridicità formale e cromatica, oppure riflessa in “ricami” lievi dalla trasparenza vagante nell’aria come sospinte da brezza. Non a caso alcune delle composizioni titolano “Fantasia floreale”, “Primavera”, “Visione notturna”… Ma accanto ad esse ulteriori realizzazioni provano quanto l’abilità di Cinzia Cocchetti sappia prodursi in motivi molteplici più vicini alla quotidianità: come nel fulgore cromatico di “Pappagalli”, nel monocromo ritratto di “Charlie Chaplin”.
Le sue creazioni sono state presentate a vari concorsi nazionali e internazionali venendo contrassegnate da ambiti riconoscimenti.
BIBLIOGRAFIA
AA. VV., “L’Arte lombarda in Valcamonica alle soglie del terzo millennio”, Pisogne, Galleria La Tavolozza, 2000.