Secolo XX.
Ci rammarichiamo di non saper illustrare adeguatamente l'attività creativa di questa nostra scultrice. la cui operosità si dipana intensamente per più di vent'anni. Operosità i cui frutti incontriamo in occasione della Mostra del sindacato provinciale di B.A. in Brescia nel 1938, quando vi hanno figurato A l'C Maria e Bamhino. L'AIITori-Trallo è accolto nella successiva edizione della mostra sindacale (1940), anno in cui Brunetta Casolino ha il privilegio di veder accolta una sua composizione alla Bienna-le internazionale di Venezia: conferma d'una natura espressiva che indugia sui valori tattili dei suoi poetici ritratti, come ha osservato Bianca Spataro nella "Storia di Brescia".
Anche la successiva mostra sindacale bresciana, del 1942, allinea due opere, Mio mariTO e C/'O('c/'Ossina, mentre alle prime mostre della Società arte e cultura di via Gramsci, divenuta poi Associazione artisti bresciani, a confermare gli intimi senti-menti dell'autrice. i nobilissimi suoi moti sono altre opere, a volte sfiorate da deformazione che non compromette però la complessiva resa. Alla A.A. B. la Casoli-no aderisce fin verso i primi anni Sessanta. quando fra i soci espositori è la sola scultrice: presenta Crco/a, fra le altre opere la più apprezzata.
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