Secoli XIX - XX.
Artefici in Rovato, secondo Antonio Fappani("Enciclopedia bresciana") dalla loro fucina sono uscite notevoli opere in ferro battuto.
Presenti, nel susseguirsi dei decenni, a varie esposizioni locali e nazionali, hanno meritato pubbliche attestazioni e premi.
Degli esponenti della famiglia Caratti possiamo ricordare: Vincenzo (1828-1872), Francesco (1855-1927), Arturo (1885-1935), Aldo ancora vivente che ebbe il ricono-scimento di maestro d'arte. È autore di opere in ferro battuto, in rame, in metalli vari con i quali realizza sculture nel solco della tradizione figurativa, lanterne, caminetti, cancelli ...
Alcune realizzazioni della "fucina" Caratti sono anche fuori d'Italia, come il monu-mento ai Dispersi del volo Italia-Baia del re, oppure quello a Road Amundsen di OsIo. Ancora possiamo ricordare Luigi Caratti (Rovato, 21 agosto 1854-8 febbraio 1915). Secondo Antonio Fappani fu battiferro di grande valentia più che scultore. Sua è la cancellata per la chiesa di S. Stefano a Rovato.
Appassionato di meccanica, ebbe due figli, Agostino e Attilio affermati tecnici del volo.
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