Secolo XV.
Fratello di Paolo il Vecchio e cognato di Vincenzo Foppa, svolse prevalente attività in Pavia, dove è documentato: nel 1465 per la collaborazione con Bartolomeo della Canonica nel dipingere fregi ornamentali nel chiostro piccolo della Certosa; nel 1472, allorché affrescò pareti nella cascina Mirabello, proprietà Portinari, dipinti i cui superstiti frammenti sono ormai illeggibili; nel 1475 ancora per collaborazione prestata al Foppa nel dipingere i distrutti affreschi in S. Giacomo e nel 1489 in seguito a disputa con il cognato Vincenzo a causa di un Crocefisso commissionato loro per il chiosco del convento del Carmine, sempre a Pavia.
Da quanto di lui rimane non è possibile emettere definitivo giudizio; certamente la vicinanza del Foppa dovrebbe avergli offerto possibilità di esprimersi a buon livello, fino ad oggi non riscontrato nelle opere note.
E ancor oggi la figura e l’opera di Bartolomeo da Caylina emergono a fatica, nell’ambito della bottega familiare, nonostante le ricerche condotte negli ultimi anni, incluso il volume “Paolo da Caylina il giovane e la bottega dei Da Caylina nel panorama artistico bresciano fra Quattrocento e Cinquecento” curato da P.V. Begni Redona per conto dell’Amministrazione civica di Villa Carcina nel 2004.
BIBLIOGRAFIA
J. FFOULCKES, R. MAIOCCHI, “V. Foppa”.
THIEME - BECKER, Vol. VI, (1912).
R. MAIOCCHI, “Codice diplomatico artistico di Pavia, Vol. I e II, Pavia, 1937-1949.
“Storia di Brescia”. Vol. II.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.